Marina Raskova (la prima foto), all'indomani dell'aggressione nazifascista all'URSS, si presento' da Stalin per formare un reggimento di aviazione SOLO femminile. Aveva già bussato invano ad altre porte Marina, membro del Soviet Supremo e del Comitato Centrale del PCUS, ma i vertici militari sovietici non volevano saperne di affidare i loro preziosi aerei a mani femminili. Per la precisione Marina, pioniera ed eroina del volo in URSS, non bussava per chiedere, ma per informare che, qualora non si fosse formato un reggimento di aviatrici, le donne si sarebbero impadronite degli aerei per combattere gli invasori. Non bluffava Marina, riferimento e corrispondente di migliaia di donne pilota sovietiche (russe, ucraine, bielorusse, georgiane, armene, ebree...) : pochi giorni prima del suo incontro con Stalin, alcune donne avevano preso due aerei caccia e mitragliato la prima linea tedesca. Quando finalmente Marina Raskova poté procedere alla formazione di 3 (tre!) Reggimenti femminili, non immaginava certo le implicazioni teoriche che tutto ciò avrebbe comportato. Occorre comprendere che la guerra non è solo una sequenza di macelli battaglie orrori tragedie, ma accresce anche il nostro sapere. Bisogna prendere atto che, purtroppo, non c'è alcuna possibilità di confutare teoricamente la teoria nazista del primato della razza ariana, come il suo corrispettivo fascista del primato di Roma imperiale. Nessuna raffinata critica, nessuna sottigliezza dialettica o logico-analitica e neppure la precisione di dati scientifici possono smuovere (allora come oggi) le certezze granitiche di coloro che credono nel primato di un popolo su tutti gli altri. Purtroppo solo la critica delle armi, solo i campi di battaglia, possono sconfiggere nazionalisti e razzisti. La battaglia di Stalingrado non è stata solo la più tragica e terribile battaglia della storia dell'umanità (ad un certo punto entrambi i contendenti ripresero a praticare il cannibalismo), ma è stata anche la prova scientifica dell'infondatezza del primato ariano e che non esistono popoli inferiori destinati ad essere schiavi (da sclavus-slavus appunto). Le ragazze di Marina (i tedeschi le chiamarono Streghe della notte) andarono anche oltre e fecero molto di più per il nostro sapere. Innanzitutto sul terreno della guerra. La guerra tradizionale, la guerra degli Stati, prescinde dai mezzi tecnici. Si concentrano forze per l'attacco, che si fa comunque anche se di fronte c'è un trinceramento di mitragliatrici e moriranno tutti. Non così ragionarono le Streghe. La guerra venne adattata al mezzo di cui disponevano. È la logica di Davide contro Golia, del più debole, è la logica della guerra di guerriglia. Le Streghe disponevano di molti biplani Polikarpov Po-2. Era un aereo antiquato (progettato negli anni '20), lento (150 km h), prodotto per l'agricoltura (per fertilizzare i campi), non aveva speranze contro i caccia tedeschi. Le ragazze lo usarono allora solo di notte, volando molto basse sopra le cime degli alberi (proprio come le streghe), a motore imballato quasi spento per non essere avvistate, poiché bastava una fucilata ad abbatterle essendo il Po-2 di tela e legno (materiale della scopa della strega più che di un aereo). Le Streghe sganciavano bombe incendiarie su tutto ciò che era dell'invasore: convogli mezzi rifornimenti treni attendamenti aquartieramenti. Scrisse un ufficiale tedesco : "... i problemi più grandi non ci vengono dai piloti russi, ma dalle donne che ci bombardano tutte le notti". Fecero più di 20.000 missioni di volo. Prive di carlinga volavano a tutte le condizioni climatiche. Le Streghe distrussero non solo il primato ariano (e dei figli della lupa di Roma),smantellarono anche il più antico dei primati, quello apparentemente più naturale, il primato del maschio. Proprio come per i nazifascisti, le Streghe della notte ci insegnano che nessuna argomentazione teorica può convincere i bamboccioni viziati che considerano la donna un giocattolo di loro proprietà e, purtroppo, si deve "passare dalle armi della critica alla critica delle armi "(K.Marx). Quando l'asso tedesco (Croce di ferro) Erwin Maier venne abbattuto, chiese di conoscere il pilota che l'aveva vinto.
Quando si trovò di fronte Lidja Litviak (la seconda foto) si mise a ridere istericamente. Tutte le sue certezze erano crollate : il primato ariano e il primato del maschio. Il duello aereo è la forma più estrema di evoluzione del duello antico (di cui ci parla Frazer nel Ramo d'oro) e conduce ai limiti delle possibilità fisiche. Ci si può trovare improvvisamente ciechi per il distacco della retina causato da una picchiata vertiginosa o con il cervello in tilt per la rarefazione dell'ossigeno dovuto ad una repentina cabrata. Lidja Litviak e Katya Budanova (Reggimento caccia) abbatterono ciascuna più di dieci aerei tedeschi, tra cui diversi Focke-Wulf, riservati agli assi tedeschi. La mortalità delle Streghe della notte fu altissima. Ne morì una su tre. La solidarietà tra loro era commovente, molto diversa dal cameratismo maschile. All'inizio il motto sui loro aerei era: Per la Patria.
Dopo le prime perdite scrissero sui velivoli il nome delle compagne cadute: per Dora, per Marina, per Katya... Marina cadde a Stalingrado. Lidja fu vista l'ultima volta tallonata da quattro caccia tedeschi. Il suo corpo fu trovato nel dopoguerra da un bimbo che inseguiva un serpente in un buco. C'è qualcosa del Mito in questa storia, come nel fatto che a Marina Raskova venne intitolato un cratere di Venere, il pianeta della Dea più bella e più antica. I servi dell'Impero occidentale possono fare ciò che vogliono per sminuire nascondere dimenticare le Streghe della notte, ma finché si festeggerà l'8 marzo e una donna raccontera' una storia a un bimbo e ad una bimba prima di dormire, le Streghe della notte saranno sempre ricordate.
PS. Devo ringraziare il mio amico fraterno Emanuele La Marca, mio primo Maestro di judo, per avermi chiarito gli aspetti tecnici di questa vicenda, senza i quali si rischia di perdere il carattere eccezionale di questa storia.
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