Il caso Israele evoca le mie esperienze personali e la casistica in cui l'Ontogenesi sembra ricapitolare la Filogenesi. Quando c'era la naja (la leva militare obbligatoria) si era radicato e diffuso nelle caserme il "nonnismo". Quando poi ebbi modo di viaggiare scoprii (con meraviglia) interloquendo con coetanei (europei e non) che nelle loro caserme non c'era nonnismo. Il fenomeno era solo italiano. Oggi lo si definirebbe una sorta di bullismo esercitato dai congedanti su tutti gli altri scaglioni, in particolare sulle reclute. Le autorità militari favorivano e alimentavano il nonnismo. Ricordo quando dal CAR arrivammo al Corpo. Il tenente colonnello ci presentò ai "nonni" ghignanti, dicendo: "Ecco le nuove reclute. Sono come le rose. Vanno bagnate tutte le notti perché fioriscano". Il nonnismo produceva un aspetto che mi lasciava di sasso ogni volta che lo osservavo. Coloro che avevano subito le peggio umiliazioni dei rituali del nonnismo ( le brande, il juke box, il cuccu...) , quando diventavano "nonni" a loro volta si trasformavano i spietati persecutori. La metamorfosi era impressionante. I volti che fino al giorno prima erano volti a pietire, allo scattare dell'ultimo mese, il mese del congedo, assumevano il ghigno sadico del carnefice. Coloro che udivi singhiozzare la notte nel silenzio e, nel sonno agitato, invocare la mamma suscitando la compassione, si rovesciavano in spietati carnefici. Al contrario chi si ribellava, chi contrastava il nonnismo, ribattendo colpo su colpo, rischiando, pagando, quando diventavano "nonni" non esercitavano il nonnismo. Non era semplice ribellarsi ai "nonni". La loro condizione li esentava da ogni attività. Di giorno potevano dormire e la notte pianificare le punizioni ai ribelli, che invece avevano bisogno di dormire. I "nonni" avevano fatto una scoperta folgorante : l'unione dava la forza. Chi toccava uno, aveva tutti contro. La punizione ai ribelli più famigerata era il tortino. Era un mix di feci e di schiuma da barba. I " nonni" potevano tranquillamente aspettare che i ribelli fossero nel sonno più profondo per colpire. Ricordo gli infiniti ragionamenti con un compagno romagnolo (anch'egli ribelle al nonnismo) su come neutralizzare il tortino. Arrivammo a fare la guardia a turno, ma occorrerebbe la penna di un Virgilio per rendere l'epica lotta di Palinuro contro il sonno. Ricordo infine quando un ragazzo dello scaglione successivo venne da me. " Da oggi- mi disse- penso a tutto io. Ti trovo chi ti fa la branda, chi ti lucida gli anfibi, la fila in mensa. Non devi pensare più a niente."
"Ti ringrazio ma non ne ho bisogno"
" Che significa? Non mi passi la Stecca (il simbolo dell'anno di naja trascorso)?
"La Stecca te la passo, ma non ho bisogno di niente"
Il ragazzo si allontana e lo vedo confabulare con quelli del suo scaglione.
Si avvicinano in tre.
"Com'è 'sta cosa? Sei l'ennesimo del tuo scaglione che dice queste cose... che succede?"
" Succede che questo mese le reclute vanno lasciate in pace. Se ci saranno angherie saranno tortini per voi tutte le notti!"
"Ah ! Capito. Tutto ok. Non c'è problema..."
I potenti del mondo ( gli USA) hanno mostrato ad Israele (ghignante) la Palestina e gli hanno detto: " fatene ciò che volete. Avete licenza totale..."
Chissà se I potenti hanno avuto la consulenza di scienziati della psiche che gli hanno spiegato il fenomeno della vittima che diviene carnefice. Non lo escluderei. I potenti si circondano di servi, ma ci sono anche servi studiosi. Tanti. Troppi.Più numerosi dei ribelli studiosi.