Tutto ebbe inizio qui. Esattamente qui De Cespedes pose la liberazione degli schiavi nel programma della guerra d'indipendenza cubana. Subito masse di volontari neri (mambises) chiesero di arruolarsi per combattere la Spagna. Intorno a quegli anni (1860-70) osservando da Londra i fatti italiani, Marx ed Engels si stupivano che nessuno dei patrioti italiani ponesse l'unica parola d'ordine che avrebbe fatto affluire sotto le bandiere del Risorgimento le masse italiane più povere : la terra ai contadini. Invece a Cuba De Cespedes fece proprio questo . Assunse la parola d'ordine socialmente più avanzata e la guerra anticoloniale divenne guerra di popolo. I mambises si batterono valorosamente e dalle loro fila sortirono capi militari di prim'ordine, come Anton Maceo ("la libertà si conquista a colpi di machete"). Grazie ai mambises le competenze militari ( fino ad allora monopolio di nobili e borghesi) si diffusero negli strati inferiori del popolo, tra i lavoratori cubani. Grazie ai mambises tra i lavoratori c'era chi sapeva usare le armi da taglio, le armi da fuoco, l'esplosivo. Chi sapeva attaccare (arrivare di sorpresa su un obiettivo) e resistere (formare un quadrato, preparare una trincea). Grazie ai mambises i lavoratori cubani poterono diventare combattenti e divenne molto pericoloso sfruttarli.
