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  • kamo1957

RICORDO DI VIAGGIO. CORSICA

FILIPPO BUONARROTI, OVVERO QUANDO SI ANDAVA IN CORSICA E SI TORNAVA COMUNISTI. Il giovane pisano (prima foto) discendente di Michelangelo, arriva in Corsica nel 1789 ed è "solo" un massone giacobino montagnardo libertino. Quel che vedrà in Corsica diventerà il suo ideale e il suo programma di lotta. Tutta la storia della Corsica è storia del conflitto tra la Terra del Comune (a proprietà collettiva ) e la Terra dei Signori (feudatari, latifondisti). L' Assemblea del villaggio distribuiva le terre e i beni comuni. A differenza di altre situazioni simili (le nostre Partecipanze o le Regule trentine) la Terra del Comune aggiunge due elementi : 1. La partecipazione femminile all'Assemblea e al voto; 2. La salute e le medicine considerate tra i beni da distribuire. Già nel 1357 con Sambucuccio d'Alando (seconda foto) la Terra del Comune mette in campo una forza militare in grado di sbaragliare le forze dei Signori. Tutta l'attività di Buonarroti è volta a realizzare la Terra Comunista Corsa, prima nella sua attività di governo a Oneglia incaricato dal Comitato di Salute Pubblica di Parigi ( in cui, al modello corso, aggiunge la scuola e l'istruzione gratuita), poi nella Congiura degli Eguali di Babeuf, primo tentativo di un'insurrezione comunista. Unico superstite dei capi della congiura, continuò il suo programma con la creazione di una rete di società segrete in tutta Europa. Si trattava di organizzazioni di lotta e di iniziazione politica. Al terzo grado i Sublimi Maestri Perfetti, con il compito di instaurare il comunismo. Il suo ruolo nell'unità italiana è sottovalutato (non fa fine per i patrioti avere un comunista alle loro origini). Fino a Mazzini, che peraltro agli inizi collabora con lui, tutti i tentativi insurrezionali partono da società che fanno riferimento a Buonarroti. Il patriarca comunista aveva assistito al tentativo di suicidio in aula, alla lettura della sentenza di morte, dei suoi compagni Babeuf e Darthe' (eroe e grande invalido della Bastiglia) e, dalla gabbia degli imputati, si era rivolto al pubblico invitandolo all'insurrezione. Il veterano (che aveva combattuto a fianco del giovane Napoleone all'isola di San Pietro, in un progetto di Liberazione e non di Conquista, di cui il motore doveva essere la Rivoluzione) passerà il suo testimone da una delle sue società, la Lega dei Giusti, ai giovani Marx ed Engels che per essa scriveranno Il Manifesto del Partito Comunista.





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