Prima che i media neutralizzino la sua immagine con tecniche consolidate ed efficaci in uso da sempre (lo storico Giovanni Villani, servo dei Neri e del partito Guelfo, usò contro Dante, facendolo dimenticare per secoli, le tecniche di "livellare, scolorire, appiattire"), la morte di Sepulveda ci spinge a rinnovare una questione che proprio lui sollevò e che risulta difficile da edulcorare e sistemare nel quadretto idilliaco di cui ha bisogno la narrazione ufficiale. Racconto' Sepulveda (con la reticenza e il pudore propri di chi rievoca il Dolore e il Male) che, a torturare lui e i suoi compagni, si avvicendavano oltre ai militari cileni, agenti Cia, agenti del Mossad e fascisti italiani... Chi erano quei fascisti? Torturavano e commettevano crimini contro l'umanità. Possibile che non ci debba essere Giustizia per loro? Le Madri argentine ci hanno insegnato che la Giustizia non è solo la sentenza di un Tribunale, è anche la riprovazione sociale. L'assassino dei desaparecidos si trovava una mattina i muri delle case intorno che urlavano che lì abitava un massacratore, un nemico dell'umanità. C'è da aggiungere che tra i maggiori consiglieri dei colonnelli in Argentina ( i peggiori boia) c'era il nostro Licio Gelli, il finanziatore della Strage di Bologna. Senza dimenticare che lo stragista Fioravanti venne arrestato mentre era in partenza per l'Argentina. Andava a dare anche là il suo contributo di boia professionista.
kamo1957
NI OLVIDO NI PERDON! RICORDO DI SEPULVEDA.
Aggiornamento: 26 apr 2023
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