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  • kamo1957

STRAGI. 2 agosto. (MAMMA)

Aggiornamento: 15 feb 2021

Mamma lavorava al ristorante della Stazione di Bologna. La mattina del 2 agosto 1980 mamma doveva andare in bagno ma doveva finire di “tirare” quella sfoglia. La sfoglia va lavorata subito, se prende aria si secca e le tagliatelle non sono buone. La sfoglia della Stazione era rinomata, i passeggeri acquistavano lasagne, tortellini, tagliatelle dai treni. Quando finalmente finì quella maledetta sfoglia (non lo sapeva, ma nessuno ne avrebbe mai mangiato) doveva proprio correre in bagno. Una collega più giovane stava entrando, quando la vide arrivare in fretta. "Ti scappa Iole? ". Mamma era sempre solidale e materna con le donne più giovani e la collega la fece passare. Quando uscì avviandosi al suo posto di lavoro, la giovane collega entrò e il bagno crollò per l'esplosione.

Da allora non passava giorno che mamma non si chiedesse : "perché lei e non io? ". A volte provavo a dirle che quella era la stessa domanda che si poneva Primo Levi dopo Auschwitz. E, aggiungevo, che Levi rispondeva alla domanda con il dovere per lui (e, a questo punto, per noi) di testimoniare. Mi guardava e si capiva che non la consolavo. Mormorava che erano sempre quelli i nostri nemici, dalla guerra ad oggi : fascisti e nazisti.

… Accompagnai mamma ai funerali delle sue colleghe della stazione... In una bara c'era una specie di cartoccio con la foto di due sposini : era tutto ciò che restava di loro.

Lentamente mamma smise di parlare della strage. Soltanto, il 2 agosto, voleva che l'accompagnassi alla commemorazione. Quando rivedeva le sue colleghe si abbracciavano a lungo. Nell'abbraccio piangevano.

(Nella foto : l'Urlo della Strage, più straziante dell'Urlo di Munch perché si capisce che durerà. Dura da 40 anni).




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