Se passate davanti a questo palazzo di v. Marsala a Bologna, fermatevi un momento per ricordare, come io faccio sempre. Questo è un luogo del Bolscevismo in Italia, insieme alla casa di Gorky a Capri (nella seconda foto). Qui, nel 1910-11, vennero alcuni dirigenti bolscevichi e gli operai russi protagonisti della Rivoluzione del 1905, tutti esuli per la repressione dello zar. Venivano da Capri e qui intendevano proseguire il progetto del Proletkult, ideato da Bogdanov e Lunacharsky. I fondi per il progetto venivano dalla rapina milionaria a Tiblisi organizzata da Stalin e da Kamo (rapinatore bolscevico, "l'indimenticabile Kamo", lo ricordò Lenin). Allora non usavano le cene di autofinanziamento e neanche le Feste dell'Unità. Non si trattava di una semplice scuola di formazione degli operai (come poi fecero altri partiti comunisti e anche il PCI), ma in un ambito teorico di Attivismo Pedagogico (di chiara origine tolstoyana), gli operai acquisivano gli strumenti cognitivi e comunicativi con cui avrebbero potuto produrre un’arte operaia, una cultura operaia, una letteratura e un teatro operai. Venne coinvolto anche Trotzsky, con cui i bolscevichi avevano proficuamente collaborato nel Soviet di Pietroburgo. La Questura e la Prefettura di Bo erano nel panico : c’erano in città alcuni dei rivoluzionari più pericolosi del pianeta, autori della Rivoluzione del 1905 (e che poi dirigeranno l’Ottobre 1917)! Non c’era Lenin in via Marsala 16, perché in contrasto con Bogdanov, ma con cui a Capri aveva collaborato. Il disaccordo con Bogdanov riguardava la funzione del Partito. Per Bogdanov l’organizzazione doveva occuparsi di lotte e di Rivoluzione e non perdere tempo nelle elezioni e nelle istituzioni. Per Lenin il Partito doveva impegnarsi ANCHE nelle elezioni (ma non SOLO NELLE ELEZIONI). Per un breve periodo la maggioranza dei bolscevichi si schierò con Bogdanov, con Lenin in minoranza. Gli elementi rilevanti di questo luogo sono : il Proletkult, la personalità del suo ideatore Bogdanov, la continuità collaborativa dei bolscevichi con il gruppo di Trotzsky (di cui fa parte Antonov-Ovseenko, responsabile militare del 1917). Via Marsala, secondo me, è importante per il bolscevismo e la Rivoluzione d'Ottobre perché rafforza la collaborazione tra i bolscevichi e il gruppo di Trotzsky, collaborazione decisiva per l'Insurrezione del '17.
Trotzsky era uno dei prof. ufficiali del Proletkult a Bologna. Antonov-Ovseenko invece è più difficile da fissare in un luogo preciso, anche se è probabile che qualcuno accompagnasse Trotzsky... L'immagine di Antonov-Ovseenko durante l'assalto al Palazzo d'Inverno nei libri (di John Reed e di Malaparte, ma anche nei film ...) è straordinaria : Antonov che si muove con il suo gruppo, capelli grigi lunghissimi e la Luger in pugno... Se penso ad un'immagine in grado di competere con la bellezza maschile antica, oltre a quella del Che, è questa di Antonov-Ovseenko.
Bogdanov è il primo traduttore del Capitale di Marx in russo. E’ tra i fondatori del Bolscevismo e, nell’orazione funebre, Bucharin lo definì “l’uomo più colto della Rivoluzione Bolscevica”. Nel 1903 è editore della Pravda e dirige i bolscevichi durante la Rivoluzione del 1905. La sua influenza culturale è enorme soprattutto quando Lunacharski diventa ministro della Cultura. I primi film di Ejzenstein sono progetti del Proletkult. Scrive romanzi di fantascienza che influenzarono la corrente culturale del Cosmismo. Da queste matrici si sviluppò l’avventura spaziale sovietica e Gagarin dalla spazio salutò il Cosmismo come la radice che aveva reso possibile il suo volo. Nel 1922 come consulente dell’ambasciata sovietica a Londra, Bogdanov aveva avuto modo di conoscere i primi esperimenti di trasfusione del sangue che impiantò subito a Mosca. Un errore di trasfusione, a cui si sottoponeva negli esperimenti, lo uccide nel 1928, non senza aver prima descritto lucidamente e scrupolosamente la sua stessa agonia. Studiare la biografia di Bogdanov e degli altri bolscevichi ci pone di fronte a personalità con interessi e curiosità così svariate da ricordare i grandi del Rinascimento. Ma il percorso dei bolscevichi viene dalle lotte : sono le lotte il loro magistero, le lotte sono ciò che li ha fatti divenire quel che sono stati. In via Marsala 16 a Bologna viene da pensare ad un Rinascimento proletario.
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