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kamo1957

21 APRILE 1945. BOLOGNA E' LIBERA. Ricordo di Gioti, ovvero il controllo partigiano del territorio.

Aggiornamento: 21 apr 2021


Ho conosciuto "Gioti" dopo averlo visto in azione. Ero al bar Centrale di Corticella (Bo), in fondo a via delle Fonti dov’era il capolinea dell’autobus 22, che collegava Bologna a Corticella. Erano i primi anni 70. Ero un ragazzino e stazionavo nel bar, come si faceva allora. Attorno a me giocavano a carte, a biliardo, a flipper … Entra un adulto (allora per noi era già anziano), con aria sicura e va da W. Gli si para davanti, deciso ma bonario, un sorriso lieve gli pacifica il volto. Stanno un po’ così, di fronte. W.M. è un ragazzone, più grande di noi e grosso, prepotente e antipatico con i più deboli, oggi lo si definirebbe un “bullo”… Poi Gioti parla: “Sai … quelle due reti di letto … alla Fornace Gallotti, bisogna che le togli!” W. è sorpreso, poi si arrabbia e si erge contro Gioti : “Ma chi cazzo sei, che cazzo vuoi?” W. è ora molto più grosso di Gioti e anche visibilmente molto arrabbiato … E’ un attimo: improvvisamente la Beretta appare in mano a Gioti e ora si trova esattamente sotto il mento di W… Gioti sussurra: “ Allora non hai capito… Quelle reti… le devi togliere!” W. è sbiancato e riesce solo ad annuire, si capisce che desidera solo che tutto finisca e quel metallo freddo in mano a Gioti si allontani dal suo volto e scompaia di nuovo. Lentamente Gioti si stacca da W. e prende la porta. Era successo che W. aveva deciso di guadagnare dalla sua prepotenza e aveva costretto due ragazzine a prostituirsi alla Fornace Gallotti, un rudere inutilizzato. Purtroppo per lui, la mamma di una delle due ragazze conosceva Gioti, il partigiano. E la carriera del magnaccia era subito finita e io, ragazzino, avevo visto un eroe in azione.





Ruvinetti Gino, detto “Gioti”, nato nel 1925, manovale di muratore, combattente della 7a Gap “Gianni”, vicecomandante della compagnia operativa nella zona di Corticella-Casa Buia, partecipa a tutte le azioni della sua compagnia. Durante la ritirata dell’aprile ’45, attacca continuamente le truppe tedesche costringendone alla resa un numero elevato, nonostante l’ordine di Hitler di arrendersi solo agli Alleati. Congedato con il grado di Tenente.


(nella foto: murales nella zona universitaria)









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