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kamo1957

GENOVA. LUGLIO '60.IL DUALISMO DI POTERE IN ITALIA

I portuali di Ge e i ragazzi dalle magliette a strisce, per impedire il congresso dei fascisti, misero in campo una forza in grado di competere con l'elite dell'Apparato Repressivo dello Stato italiano : il battaglione Padova della Celere (erano tutti rugbisti ). Con il gancio ( uno strumento di lavoro ) i portuali strappavano i celerini dalle camionette. Molti celerini finirono all'ospedale con il collo lacerato. Nessun paese occidentale ha avuto un livello di conflittualità così alto : la capacità di schierare una forza pari alla forza dello Stato. Ciò dimostra che la mansuetudine non è nel DNA italico : sono tutte da studiare le ragioni che hanno reso i lavoratori italiani pecore. A Genova si inaugura una stagione di dualismo di potere tra padroni e operai che durerà fino a tutti gli anni '70. In questi giorni di celebrazioni del cinema di quella stagione (Gassman, Sordi, Risi, Monicelli...) mi è venuto da considerare che quella è stata anche una stagione di sviluppo artistico e culturale, una sorta di neo Rinascimento italiano. Se in futuro ci saranno studiosi liberi, sono sicuro che vedranno le radici di quel neo Rinascimento nelle piazze italiane in lotta, nel dualismo di potere tra Capitale e Lavoro. Purtroppo oltre Atlantico quel dualismo di potere non era gradito.


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