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kamo1957

GENOVA 2001. G8

Aggiornamento: 10 ago 2021

1. (Da "Giro di Boa" di Andrea Camilleri) "... Con un'ariata assolutamente indifferente, la giornalista del tg aveva detto che la Procura di Genova, in merito all'irruzione della polizia alla scuola Diaz nel corso del G8, si era fatta pirsuasa che le due bombe molotov, trovate nella scuola, erano state portate lì dagli stessi poliziotti per giustificare l'irruzione. Questo faceva seguito - aveva continuato la giornalista - alla scoperta che l'agente il quale aveva dichiarato di essere stato vittima di un tentativo di accoltellamento da parte di un no-global, sempre nel corso di quell'irruzione, aveva in realtà mentito: il taglio alla divisa se l'era fatto lui stesso per dimostrare la pericolosità di quei ragazzi che invece, a quanto si andava via via svelando, nella scuola Diaz stavano pacificamente dormendo. Ascutata la notizia, per una mezzorata Montalbano era restato assittato sulla poltrona davanti al televisore, privo della capacità di pinsari, scosso da un misto di raggia e di vrigogna, assammarato di sudore. Non aveva manco trovato la forza di susirisi per rispondere al telefono che stette a squillare a longo. Bastava ragionare tanticchia supra quelle notizie che venivano date col contagocce e con governativa osservanza dalla stampa e dalla televisione per farsi preciso concetto: i suoi compagni e colleghi, a Genova, avevano compiuto un illegale atto di violenza alla scordatina, una specie di vendetta fatta a friddo e per di più fabbricando prove false. Cose che facevano tornare a mente episodi seppelluti della polizia fascista o di quella di Scelba. Poi s'arrisolse ad andare a corcarsi. Mentre si susiva dalla poltrona, il telefono ripigliò la camurria degli squilli. Senza manco rendersene conto, sollevò la cornetta. Era Livia. ... «... Livia, ormai c'è poco da dire. In questi ultimi mesi ne abbiamo parlato e riparlato. Stavolta ho preso una decisione seria». «Quale?». «Mi dimetto. Domani vado dal Questore e gli presento le dimissioni. Bonetti-Alderighi ne sarà felicissimo» ... «Livia, io non mi sento tradito. Io sono stato tradito. Non si tratta di sensazioni. Ho sempre fatto il mio mestiere con onestà. Da galantomo. Se davo la mia parola a un delinquente, la rispettavo. E perciò sono rispettato. È stata la mia forza, lo capisci? Ma ora mi siddriai, m'abbuttai». .... «Manco contro il peggio delinquente ho fabbricato una prova! Mai! Se l'avessi fatto mi sarei messo al suo livello. Allora sì che il mio mestiere di sbirro sarebbe diventato una cosa lorda! Ma ti rendi conto, Livia? Ad assaltare quella scuola e a fabbricare prove false non è stato qualche agente ignorante e violento, c'erano questori e vicequestori, capi della mobile e compagnia bella!». ... Riattaccò. Si curcò. Ed ebbe inizio la nuttata 'nfami ...".

2. Genova 2001 è un nodo epocale e sarà oggetto dell'analisi degli storici futuri. A Ge vengono usate tutte le tecniche messe in campo dalla Guerra Fredda per distruggere un movimento di massa, esattamente come era avvenuto con la prima strage in Italia di Portella della Ginestra. Due sono le novità, rispetto a tutto ciò che c'era stato prima. 1. il comunismo sovietico era finito, ma lo Stato italiano (completamente occupato dai Partiti) pensò di continuare con i sistemi della Guerra Fredda (che avevano avuto tanto successo, a partire dalla Sicilia del dopoguerra). Si continuarono così le esecuzioni extragiudiziali dei manifestanti (Carlo Giuliani), l'infiltrazione, l'uso dei media per depistare, lo stragismo nelle sue svariate forme : la sospensione dello Stato di Diritto, l'Apparato Repressivo che si pone al di sopra della Legge, la creazione e la diffusione mediatica del Terrore. Il G8 di Genova smaschera definitivamente che il comunismo era un pretesto, il nemico vero era il conflitto sociale e ogni forma di antagonismo. 2. L'altra novità è che il lavoro sporco (la macelleria) non viene più appaltato al bandito Giuliano, alla Mafia, ai gladiatori, ai fascisti, ai piduisti ma ritorna all'Apparato Repressivo di Stato, come già accadeva alle origini dello Stato italiano, nel 1861. Allora il nuovo Stato (unico tra tutti gli stati europei) negava l'HABEAS CORPUS (in Inghilterra risale alla Magna Charta e alla rivolta contro Giovanni Senza Terra dei leggendari Robin Hood e Ivanohe) e attribuiva la funzione giudiziaria (esecuzioni extragiudiziali ) all'Apparato Repressivo (Legge Pica). La storia dello Stato italiano non presenta dunque un'evoluzione progressiva ma un ritorno circolare alle origini.




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