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kamo1957

NASCE LA CMOUNA DI BOLOGNA!

Aggiornamento: 20 mag 2021

Il 15 maggio 1116 l’Imperatore Enrico V riconosceva la CMOUNA (la libera Associazione dei concives di Bologna) e ne accettava le Libertas, l’esenzione dagli oneri feudali, la possibilità di commerciare liberamente senza sottostare ai dazi feudali e soprattutto chiudeva l’attrito con l’autorità imperiale innescatosi con la distruzione del Palazzo-fortezza dei Conti feudali. La Cmouna era un’organizzazione antagonista la cui prima azione era stata un atto di forza contro il potere feudale. La trattativa con l’Imperatore era stata condotta da una delegazione di Dottori dell’Università (tra cui Irnerio). I Dottori di Bologna avevano grande autorevolezza : erano considerati i depositari e gli interpreti del sapere giuridico romano ed erano essenziali per affrontare e dirimere ogni questione politica che si poneva ai quei tempi e che non si riusciva a regolare semplicemente con la forza. La loro autorevolezza dipendeva anche dal fatto che erano stati assunti e convocati a Bologna direttamente dagli studenti, che avevano scelto i migliori. La loro presenza a Bologna dipendeva dal potere studentesco ed era un fatto unico in tutta Europa. Nelle altre Università non c’era una forza studentesca così preminente e le cattedre ai Dottori dipendevano da fattori svariati (legami di consorterie, relazioni con la Chiesa…) che poco avevano a che fare con il merito. La forza organizzata degli studenti di Bologna ha origini misteriose. E’ un mistero perché quei ragazzi decidessero di fermarsi a Bo e di chiamare in città i migliori docenti d’Europa. Fino ad allora erano stati chierici vaganti che consideravano il sapere connesso al viaggio, eredi dei monaci irlandesi che vedevano la santità scaturire dai pellegrinaggi. Improvvisamente si fermarono e la nascita della Cmouna è inscindibile dalla loro scelta di stanzialità. Cmouna e potere studentesco stanno insieme, dalla loro alleanza è derivato il carattere della città. Nel 1300 l’alleanza Comune-studenti fu calpestata. Uno studente venne ucciso e ci fu una diaspora degli studenti che abbandonarono la città. Solo dopo lunghe trattative e negoziati gli studenti accettarono di tornare (nelle foto il bassorilievo e la lapide in via D'Azeglio che ricordano l'evento). L’11 marzo del 1977 si ebbe una nuova e definitiva frattura tra gli studenti e la città. Lo studente Francesco Lorusso venne ucciso dalle forze dell'ordine in seguito a scontri con gli studenti. Veniva calpestato dallo Stato italiano l'Editto imperiale Authentica Habita che tutelava gli studenti e riconosceva, per la prima volta diritti a stranieri (gli studenti, " nomadi per amore di conoscenza"- recitava l'editto. Il Diritto Antico riconosceva Diritti solo ai Cittadini). Quella ferita non è mai stata rimarginata e non risulta che alcun partito politico si ponga il problema. Quel che non si comprende è che l’identità stessa della città è perduta senza l’alleanza Cmouna-studenti.



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