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  • kamo1957

1.1. LA MOGLIE DI IAGO.

Aggiornamento: 28 dic 2023

Al processo ai mandanti della Strage di Bologna c'è il confronto tra il fascista Bellini e l'ex moglie. Bellini (boia di professione, killer che forniva i suoi sporchi servizi a Mafia, 'ndrangheta, Servizi segreti...) quel giorno doveva raggiungere la famiglia in Romagna per le vacanze, ma non arrivava. Arrivarono invece le notizie da Bologna e la sig.ra Bonini cominciò a fare 2+2. Cominciò a "sentire" che qualcosa non tornava e cominciò a mettere insieme i pezzi. Trovò le prime prove ( il biglietto del treno che smontava l'alibi del fascista.) Quando poi vide il fotogramma del videoamatore che mostrava Bellini in stazione allora il suo sentire divenne sapere. Come tutti i fascisti anche Bellini ha una sorta di vanità criminale per cui, anche se c'è un durissimo ordine di scuderia che impone il segreto assoluto, quanto più il crimine è efferato, tanto più i fascisti si pavoneggiano. Così Bellini quando la radio passava notizie di Bologna, esibiva i rituali del pavone, proprio come il camerata Fioravanti con i detenuti in galera ("visto che botto abbiamo fatto a Bologna?"). Lentamente, l'ex moglie di Bellini "sa". In tutta la tragedia di Shakespeare nessuno dei personaggi protagonisti ( ma nemmeno i secondari) capisce un accidente di niente di quel che sta accadendo. Meno che mai Otello, che anzi arriva a ringraziare Iago ( Iago, amico mio, per fortuna che ho te (sic!).. ora che ho perduto l'amore di Desdemona (ah! Desdemona!) Sono così solo....). Mi sono convinto che, oltre alla normale pietà per Otello, Shakespeare cercasse di suscitare nello spettatore ( e nel lettore) anche una certa irritazione verso Otello. Sono sicuro che avrebbe apprezzato la reazione dei capi maori nel film: Lezioni di piano, quando, nell'ambito di un programma di buoni rapporti tra i coloni e i nativi, i capi vengono invitati ad assistere all'Otello. I maori mostrano però un crescente turbamento, finché, al culmine della tragedia salgono sul palco, prendono Iago per il collo e tirano sberle e calci ad Otello. Di tutti i personaggi Solo la moglie di Iago capisce (... cosa stai facendo? Lo vuoi proprio distruggere quel pover'uomo... ma perché lo fai?)... Già perché Iago lo fa? 2. IAGO. All'inizio sembra un duello dell'epica classica tra due Tipi Umani Universali, da tutti riconoscibili. Da una parte Otello, nero, straniero, bello, aitante, fortissimo, sempre al centro della scena. Primo in tutte le pugne, sempre avanti a tutti in ogni battaglia. Se c'è Otello, lo straniero, il negro, la Patria, Venezia, vince. Se non c'è Otello si perde. Otello è l'unica speranza di Venezia contro la marea montante dei Turchi. Senza Otello i Turchi dilagano. Tutto è a Rovescio nellaTragedia : Otello, il Moro ( il colore dei demoni) ha un cuore andido. Iago, bianco, ha la velocità dei demoni : ha sempre la parola giusta al momento giusto. Iago è un professionista della comunicazione, delle parole Ha sempre la situazione sotto controllo. La parola giusta al momento giusto. Organizza fake news. diffonde indizi, prove, che orientano le opinioni. Iago non è mai sulla scena. È sempre dietro, nelle quinte. Iago È piccolo, è anche brutto. In battaglia è inessenziale. Arriva sempre dopo, quando tutto è finito. Mentre tutti pensano a vivere, combattere, amare andare in cacanza... Iago no: Iago ha altro fare. Iago deve tramare, ordire, complottare.. 3. IAGO E' GELLI. L'Arte quando è grande (e Shakespeare lo è) parla a noi di noi. Dice Primo Levi che ogni epoca ha il suo fascismo e Iago è senza dubbio il fascismo dell'età di Shakespeare. I Familiari delle Vittime del 2 Agosto hanno, purtroppo, riscontrato in questi anni, seguendo i processi e le inchieste, che Iago c'è, Iago esiste. Non si tratta della fantasia dell'autore ma, seguendo gli sviluppi delle indagini, si incontrano personaggi simili a Iago. Purtroppo i Familiari hanno dovuto fare l'esperienza di uomini come Jago. Jago è la P2. Jago è Gladio. Jago sono i Servizi segreti. Iago è la CIA. Jago sono i fascisti. Ma soprattutto, se c'è una persona storica che ne sembra la perfetta incarnazione e Shakespeare stesso sono convinto ne sarebbe meravigliato, questo è Licio Gelli. Una vita dedicata a tramare, ordire, complottare. Scampato alla giustizia partigiana grazie agli yankee e all'Amnistia Togliatti, il fascista Gelli ha lavorato tutta la vita nell'ombra. Ha organizzato stragi, colpi di stato, macchine del fango, sequestri ed eliminazioni di desaparecidos... sempre pieno di soldi come un cane pieno di pulci ha pagato giornalisti, bombaroli, assassini... è impressionante quanto, per tutta la vita, Gelli abbia ricalcato il personaggio di Iago. 4. Otello e l'orologio a cucù. Ma chi é l'Otello che Gelli e camerati combattono con sanguinaria motivazione?Otello è un grande e ricco Paese. Un Paese di grandi opportunità, una Potenza industriale. È l'italia degli anni '70, caratterizzato da fortissime lotte operaie. L'incontro dei lavoratori migranti dal Sud con l'antagonismo storico dei proletari del Centro Nord fu un mix esplosivo e straordinario per le lotte sociali. Ciò che fu subito evidente è che la ricchezza economica nasceva da un forte conflitto sociale. Molto prima di Marx, il nostro Machiavelli aveva pensato il paradosso di una forza statale (Roma) che nasceva non dalla Legione romana, o dalle spese militari, ma da un durissimo conflitto sociale tra patrizi e plebei. Si contano sulle dita di una mano i pensatori che, nella Storia dell'umanità, hanno osato elaborare questo pensiero paradossale, ancora oggi inammissibile per i padroni italiani, la Confindustria e tutti i suoi lacchè pennivendoli. Oltre a Marx e Machiavelli, abbiamo Ibn ahldun, nel mondo arabo. In Oriente Lao Tzu, il fondatore del Taoismo e delle Arti Marziali. Come dice Orson Welles nel film: Il terzo uomo: " nei 50 anni di Cesare Borgia e Machiavelli, l'italia dei Comuni (tra durissime lotte sociali in ogni Comune tra Signori e Corporazioni, stato di guerra permanente dei Comuni fra loro) produsse il Rinascimento, Opere d'arte Universali. La Svizzera in 50 anni di pace sociale ha prodotto l'orologio a cucù". Iago ha spazzato via quel Paese, ha cancellato le lotte sociali, ha imposto la pace sociale. E, come ci insegna Shakespeare, questa è una Tragedia, in cui perdono tutti, anche Iago. Senza Otello i Turchi dilagano, Venezia è travolta. Quel mondo finisce. Anche Iago finisce. Con l'Otello la Tragedia assume la forma di una profezia Millenaristica (è il Millennio, il Mondo finisce), quel Millenarismo del "calavrese abate Giovacchino, di spirito profetico dotato" (Dante). Come i Poeti italiani d'amore su cui si era formato ( Petrarca in primis) Shakespeare vede i "segni del Millennio" nel Mondo a Rovescio, quando il Mondo diventa un Carnevale e l'Anticristo si palesa come Cristo (Liber Figurarum). E l'Italia di oggi, debole, immiserita dall'azione di Iago e camerati, è pronta per produrre l' orologio a cuccu'. Con Otello Shakespeare sembra chiudere con i poeti d'Amore, ma intraprende un percorso che, due secoli dopo, lo conduce ad incontrare un altro poeta Italiano un gentiluomo (come lo avrebbe efinito), il conte Leopardi (non v'è alcun Progresso dell'umanità, c'è Iago, le sorti Mirabili e Progressive, la Razionalità del Reale, sono solo illusioni che possono essere credute solo da filosofi tedeschi. Illusioni di cui l'uomo ha bisogno per vivere). 5. Thanatos. 300 anni dopo Freud ( che studiava attentamente la Tragedia classica e Shakespeare e vedeva nei personaggi pulsioni psichivhe ptofonde) provò scientificamente che Shakespeare aveva visto giusto : oltre la pulsione d'Amore (Eros) c'era dell'altro, c'era Iago, la pulsione di Morte, Thanatos, autodistruttiva. Il Capitalismo è il Thanatos dell'umanità. Il Capitalismo sta distruggendo la Terra su cui poggiamo i piedi. Ho sempre trovato di grande significato simbolico il fatto che Marx, nel suo wntourage, (le figlie, la moglie, gli amici intimi) fosse chiamato il Moro. Il Capitalismo sta rendendo la nostra specie simile ad un roditore, il lemming, che dopo un po' di tempo si buttano tutti a mare. Ci sono casi di comunità umane, isolate, senza contatti esterni che, proprio come un esperimento di laboratorio, si sono avviate spontaneamente all'autodistruzione. Quando I navigatori olandesi arrivarono all'isola di Pasqua, la trovarono folta di vegetazione e di abitanti. Quando tornarono, 50 anni dopo, non c'erano più né alberi, né abitanti. C'erano quei faccioni di pietra rivolti al mare, i Mohai. Si può obiettare che si tratta di pagani, che non conoscevano le Religioni rivelate, la parola di Dio e di Gesù i vichinghi di Groelandia la parola di Dio la ascoltavano ogni domenica nelle loro belle chiese. Dopo 400 anni si sono estinti, mort idi fame. Volevano mangiare solo bovini e suini, che importavano dalla Norvegia. L'idea infelice di svilupparne l'allevamento distrusse quel po' di vegetazione ch'era riuscita svilupparsi nell'inclemenza del clima. Non provavano alcuna curiosità per gli altri abitanti della Groelandia, gli inuit, che erano perfettamente adattati all'ambiente e da cui avevano molto da imparare. Provavano nei confronti degli inuit solo una curiosità omicida: volevano vedere quanto sgorgasse copiosamente il loro sangue a seconda delle ferite che gli infliggevano (cronache norrene). L'ottusa fissità dei vichinghi di Groelandia alimenta il sospetto che gli ariani abbiano elaborato la teoria della razza superiore per reazione alla loro manifesta inferiorità. Molto prima della piccola brava Greta, i nativi americani intuiscono la pulsione autdistruttiva dell'uomo Bianco e ne videro i primi segnali nella distruzione delle piante. (Quando l'ultimo albero sarà distrutto cosa mangeranno i Visi Pallidi? I loro dollari?) Si racconta che quando i Capi delle Nazioni delle Grandi Pianure andavano nelle città dell'Est a firmare Trattati (che poi i Bianchi calpestavano), tornavano ammutoliti. Ai giovani che gli si facevano attorno, curiosi, riuscivano solo a spiccicare: l'uomo Bianco è pazzo... 6. Femminicidi. Recentemente il San Carlo ha allestito l'opera lirica Otello, di Verdi. Tutti gli intervistati (regista attori pubblico.. ) ssociavano l'opera al femminicidio di Desdemona, il femminicidio commesso da Iago è passato in secondo piano, proprio come, se si parla di terrorismo, la gente pensa alle Br. Il terrorismo fascista è sparito. Ricordo una volta, guidai in un giro per Bologna un ragazzino, di una famiglia di compagni del Sud. Arriviamo alla stazione e dice : "ah! La stazione, la bomba delle Br..." sappiamo che non sono fatti casuali, da Iago sappiamo che ci sono tecniche di comunicazione per ottenere certi risultati. A ben vedere l'umanità non ha bisogno che la Scuola produca tanti piccoli scienziati. Nè che dagli istituti di formazione sortisca forza-lavoro adeguata alle esigenze del Mercato e dell'industria. Neppure sono essenziali ragazzi di buo carattere e di buon cuore, come voleva il bravo Baden Pwell, fondatore dello scoutismo. Ciò di cui l'umanità ha bisogno come dell'aria è della moglie di Iago, persone in grado di capire che Iago è in azione, Thanatos sta operando e che lo smascherino, a rischio di femminicidio. A noi il dovere di proteggere la moglie di Iago, come quei capi maori del film.



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